Primavera

Primavera

Sabato 1 Aprile – ore 16.00

Sala Conferenze del Museo Agricolo e del Vino Ricci Curbastro,

Spettacolo teatrale – musicale “Primavera”, parte “Sirvart” del poema “Tre canti per dire il dolore della terra e il dolore del cielo” del poeta armeno Costan Zarian.

L’evento culturale è stato realizzato grazie alla collaborazione di il “Teatro di Figura Terepia” di Padova e “Gruppo Teatrale Epsidon” di Jerevan.

Musica di Claudio Fanton, regia di Teresa Tentori e Piruzà Nazarian.

Presentazione dell’evento culturale di Antonia Arslan.

Coordinatore del progetto italo-armeno Arà Zarian.

Ingresso libero.

Alla fine sarà offerto un rinfresco dell’Azienda Agricola Ricci Curbastro.

Sala Conferenze del Museo Agricolo e del Vino Ricci Curbastro, via Adro, 37, Capriolo in Franciacorta (BS), tel. 030 736094.

 

Io e il Signor Parkinson

Io e il Signor Parkinson

Sabato 19 Novembre 2016 – ore 17:30,
Teatro di Casa Serena a Rovigo in Via Bramante 13

Lo spettacolo in prosa e musica, è tratto dal libro “Ti tengo d’occhio” di Daniela Zampirollo.

Recita la compagnia Terepia il Teatro di Figure e il Fondaco dei Suoni di Padova.

Vorrei essere ricordata così, come un misto di gioia e di allegria, come un qualcosa di sereno, ma con un pizzico di malinconia. Vorrei lasciare un’impronta pesante, che servisse a farmi restare in te anche quando sarò distante. Vorrei che ciò che scrivo servisse a qualcosa, per esempio a lasciare in chi legge la voglia di amare senza posa. Vorrei arricchire il mondo d’amore, vorrei riempire i cuori di sentimento, vorrei cancellare le sofferenze e ogni piccolo, grande tormento. Vorrei restare nel tempo, vorrei non essere dimenticata.

Finestra sulla Grande Guerra e sul Genocidio Armeno. Cent’anni dopo.

Finestra sulla Grande Guerra e sul Genocidio Armeno. Cent’anni dopo.

Sabato 22 Ottobre – ore 16.00 – Ingresso Libero

Auditorium Centro Servizi Comunali – Piazza dei Terzi – Chiuppano (VI)

1915, due tragici eventi scuotono lo scenario internazionale: l’inizio della Prima Guerra Mondiale e quello del genocidio armeno. Fatti che minano nelle fondamenta gli equilibri non solo internazionali, ma anche individuali: milioni di persone vengono sconvolte nella loro quotidianità, costrette a scappare, a combattere, a cercare riparo, ad attendere – talvolta invano – l’attesa di un proprio caro. Dietro alle vicende della Storia, si nascondono dunque le piccole storie vissute da tante persone. Racconti che lo spettacolo cerca di mettere in luce, in un ideale colloquio tra inedite testimonianze ritrovate in vecchi bauli, articoli di giornali dell’epoca, e brani estratti dalle opere di Antonia Arslan, che con il suo lavoro letterario contribuisce a diffondere la conoscenza di quanto avvenuto in Armenia il secolo scorso. Le parole prendono forma attraverso l’espressione corporea dei figuranti in scena, assieme a un esclusivo accompagnamento musicale, creato appositamente per lo spettacolo, e in cui compare anche il suono del duduk, tradizionale strumento a fiato armeno.

Nonostante che immense rovine si siano gia’ accumulate nel corso di ben 16 mesi, nonostante che cresca nei cuori il desiderio della pace che anelano nel cuore numerose famiglie, nonostante che noi abbiamo adoperato ogni mezzo che valesse in qualche modo ad affrettare la pace ed a comporre le discordie, pur non di meno questa guerra fatale imperversa ancora per mare e per terra, mentre d’altra parte sovrasta alla misera Armenia l’estrema rovina.” (Benedetto XV. 7 dicembre 1915)

Nascita dell’Arcobaleno

Sabato 14 Maggio 2016
ore 20.45 – Chiesa di Santa Sofia – Padova

Uno spettacolo in cui Musica, Teatro e Letteratura interagiscono secondo schemi scenici innovativi e il palcoscenico viene condiviso dagli Artisti in modo paritetico e sinergico senza alcun ausilio tecnico.

La regia e la scenografia sono a cura di “Terepia, il teatro di figura”.

I testi sono di Marilena Rubaltelli: “… Dio, che aveva creato l’uomo in modo che fosse in armonia con se stesso, con la natura e con gli altri, provò grande dolore nello scoprire che la più cara delle sue creature non aveva più il dono della pace. Dio volle trovare un rimedio e incaricò gli Angeli dei colori di utilizzare quelli che erano serviti per costruire il mondo, per dipingere i paesaggi e donare bellezza al Creato. Gli angeli dovevano erigere nell’aria un grande arco che avrebbe potuto unire terra, mare e cielo. Dio chiamò questa opera Arcobaleno perché era una arco da cui Lui avrebbe scoccato la freccia della pace…”

Suoni, Danze, Luci e Colori

-locandinaSabato 12 Marzo 2016 – ore 18.00
Sala dei Giganti – Palazzo del Liviano – Piazza Capitaniato – Padova

Terepia il Teatro di Figura, I Cinque Elementi Wind Ensemble e The Simple Company – Contemporary Dance del Concentus Musicus Patavinus – Università degli Studi di Padova, presentano, a 95 anni dalla nascita del grande musicista italo-argentino Astor Piazzolla, lo spettacolo Suoni, Danze, Luci e Colori.

L’esecuzione dei brani è affidata ad Alessia Toffanin al pianoforte, Andrea Dainese al flauto, Claudio Fanton all’oboe, Daniele Trincanato al clarinetto, Dario Cavinato al corno e Matteo Scavazza al fagotto.

Le coreografie di Elena Borgatti, sono interpretate da Valentina D’Alessi, Laura Di Cesare, Valentina Gementi, Michela Schiavon ed Elena Borgatti.

Le marionette danzanti sono animate da Beatrice Pellachin e Alberto Giacon.

La “preghiera delle rose”  è interpretata da Gulimkhan Abatbaeva, Sarvinoz Fayzuloeva, Anna Ferrarese, Alessandra Mansueto, Carla Piovan, , Federica Poli.

Presenta Paolo Giacon.

Adios Nonino

Celos

Cuatro Estaciones Porteñas

Milonga del Angel

Escualo

La Muerte del Angel

Oblivion

Violentango

Ave Maria

Libertango

Il Principe del Cielo.

IMG_1489Domenica 6 marzo – ore 16

Sala polivalente di Villafranca Padovana, in piazza Marconi.

Terapia teatro di Figura e il quintetto di fiati I Cinque Elementi Wind Ensemble presentano: “Il principe del cielo”, liberamente ispirato a Il Piccolo Principe di A. De Saint Exupery.

Il Piccolo Principe è una marionetta, costruita nel laboratorio di Terepia manovrata a vista, che racconta le sue avventure e gli incontri con vari personaggi nei pianeti e sulla terra. Voci fuori campo guidano il percorso narrativo del Piccolo Principe, mentre i figuranti interagiscono con lui e con oggetti simbolici. La musica, appositamente composta da Claudio Fanton ed eseguita dal vivo, sostiene, accompagna, avvolge ogni momento della storia.

Inizio spettacolo ore 16. Biglietto 3 euro Per informazioni Ata.TeatroPadova 333.7680147  

Il Principe del cielo.

Domenica 28 febbraio – ore 16.00
Sala Teatro San Giorgio di San Giorgio in Bosco (PD).

Favola Musicale tratta da “Il Piccolo Principe” di A. de Saint Exupéry.

Una delle opere letterarie più celebri del XX secolo viene portata in scena da terepia – il teatro di figura utilizzando le più moderne tecniche di teatro di figura e accompagnando lo spettatore in un viaggio unico ed entusiasmante.
Il Piccolo Principe, marionetta a fili manovrata a vista costruita nel laboratorio dell’associazione, affascina spettatori di ogni età.
Le musiche composte per l’occasione, creano atmosfere di mondi diversi e costituiscono il filo conduttore del racconto.

“Per voi che pure volete bene al piccolo principe, come per me, tutto cambia nell’universo se in qualche luogo, non si sa dove, una pecora che non conosciamo ha, si o no, mangiato una rosa.
Guardate il cielo e domandatevi: la pecora ha mangiato o non ha mangiato il fiore?
E vedrete che tutto cambia…
Ma i grandi non capiranno mai che questo abbia tanta importanza.”

Vita da Lupi

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Domenica 17 gennaio – ore 16:00 

Auditorium Assunta di Rubano (PD).

Lo spettacolo mette in scena una favola musicale che racconta la vera storia del Lupo che non mangia nonne, bambine o porcellini: è un Lupo che vuole liberarsi dalle etichette, che cerca, anche con fatica, una nuova vita, trovando la sua realizzazione nel mondo del Teatro.
Sulla scena si alternano burattini e marionette animati a vista da figuranti secondo le piu’ moderne e innovative tecniche del Teatro di figura.

Finestra sulla Grande Guerra e sul Genocidio Armeno, cent’anni dopo.

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Sabato 14 Novembre – ore 17.00

Teatro Bertisinella Ca’Balbi – Vicenza

1915, due tragici eventi scuotono lo scenario internazionale: l’inizio della Prima Guerra Mondiale e quello del genocidio armeno. Fatti che minano nelle fondamenta gli equilibri non solo internazionali, ma anche individuali: milioni di persone vengono sconvolte nella loro quotidianità, costrette a scappare, a combattere, a cercare riparo, ad attendere – talvolta invano – l’attesa di un proprio caro. Dietro alle vicende della Storia, si nascondono dunque le piccole storie vissute da tante persone. Racconti che lo spettacolo cerca di mettere in luce, in un ideale colloquio tra inedite testimonianze ritrovate in vecchi bauli, articoli di giornali dell’epoca, e brani estratti dalle opere di Antonia Arslan, che con il suo lavoro letterario contribuisce a diffondere la conoscenza di quanto avvenuto in Armenia il secolo scorso. Le parole prendono forma attraverso l’espressione corporea dei figuranti in scena, assieme a un esclusivo accompagnamento musicale, creato appositamente per lo spettacolo, e in cui compare anche il suono del duduk, tradizionale strumento a fiato armeno.

 

Nonostante che immense rovine si siano gia’ accumulate nel corso di ben 16 mesi, nonostante che cresca nei cuori il desiderio della pace che anelano nel cuore numerose famiglie, nonostante che noi abbiamo adoperato ogni mezzo che valesse in qualche modo ad affrettare la pace ed a comporre le discordie, pur non di meno questa guerra fatale imperversa ancora per mare e per terra, mentre d’altra parte sovrasta alla misera Armenia l’estrema rovina.” (Benedetto XV. 7 dicembre 1915)