Sabato 15 Dicembre 2012, ore 20.30
Cinema Teatro “Italia” – Dolo (Ve)
Ingresso libero
terepia il teatro di figura
La lettura di alcuni brani del libro “Non posso stare ferma” di Marilena Rubaltelli fa da base allo spettacolo “Quant’e’ preziosa la vita”: si raccontano episodi della vita di una disabile motoria, avventure buffe, conquiste importanti, la sua coraggiosa volonta’ di sperimentare e conoscere, il desiderio di essere persona e donna, la preziosita’ dell’esistere. E’ una piccola strana storia raccontata attraverso brevi scene che descrivono il percorso umano realizzato dall’autrice, un viaggio partito dalla consapevolezza del limite per arrivare al potenziamento delle “diverse abilita’”.
Lo spettacolo e’ anche l‘occasione per riflettere su come i normodotati vedono la disabilita’, i loro pregiudizi e fraintendimenti, il modo di atteggiarsi alle differenze senza mettersi veramente in contatto con queste.
In scena dei figuranti che con i loro movimenti corporei raccontano eventi, atteggiamenti, e quanto nella storia viene provato e vissuto: agiscono tra loro dando forme immaginative alle parole, creando situazioni espressive che diventano quasi un’armoniosa danza.
Durante lo spettacolo compaiono oggetti simbolici che vengono utilizzati con divertente vivacita’ e si possono apprezzare invenzioni geniali che trasfigurano le realta’ concrete dando a queste una nuova bellezza.
I contenuti della serata sono profondi e fonte di riflessione, ma c’e’ ricchezza di allusioni spiritose e ovunque compare la vivacita’ della vita e la sua gioiosita’.
Lo spettacolo rivela, in maniera forte e chiara, il preciso messaggio che la vita e’preziosa in tutte le sue manifestazioni, in ogni situazione e circostanza essa si realizzi.
I dipinti di Vittorio Papa fanno da scenografia allo spettacolo e accompagnano, con sensibilità e originalità, ciascun episodio rappresentato. Questo artista, ingegnere geotecnico, ritrovando, dopo un incidente che gli ha cambiato la vita, la possibilità di esprimersi attraverso la pittura, ha esposto le sue opere a Salerno, Napoli, Bologna, Milano e Capri.
La trama dello spettacolo viene accompagnata e sottolineata dalle luci, dall’ambiente scenico, dalla musica: con brani di Brahms e Mendelssohn, eseguiti da Enrico Egano e con canzoni-capolavoro di Lucio Battisti e Fabrizio De André.