duduk
Il dramma del monastero armeno di Dadivank e dei suoi angeli nel Nagorno Karabakh in Artzakh
La storia del monastero armeno di Dadivank e dei suoi angeli nel Nagorno Karabakh
IL DESTINO DI AGHAVNÌ di ANTONIA ARSLAN
IL DRAMMA DEL MONASTERO ARMENO DIDADIVANKE DEI SUOI ANGELINEL NAGORNO KARABAKH
Un´ora di spiritualita´ nelle Mani di Maria la “Parona Benedetta”
Ieri… e´ gia´ domani.
La raccoglitrice di olive
Antonia Arslan – Voce
Claudio Fanton – Musica
Beatrice Pellachin – Espressione corporea
Finestra sulla Grande Guerra e sul Genocidio Armeno. Cent’anni dopo.
Sabato 22 Ottobre – ore 16.00 – Ingresso Libero
Auditorium Centro Servizi Comunali – Piazza dei Terzi – Chiuppano (VI)
1915, due tragici eventi scuotono lo scenario internazionale: l’inizio della Prima Guerra Mondiale e quello del genocidio armeno. Fatti che minano nelle fondamenta gli equilibri non solo internazionali, ma anche individuali: milioni di persone vengono sconvolte nella loro quotidianità, costrette a scappare, a combattere, a cercare riparo, ad attendere – talvolta invano – l’attesa di un proprio caro. Dietro alle vicende della Storia, si nascondono dunque le piccole storie vissute da tante persone. Racconti che lo spettacolo cerca di mettere in luce, in un ideale colloquio tra inedite testimonianze ritrovate in vecchi bauli, articoli di giornali dell’epoca, e brani estratti dalle opere di Antonia Arslan, che con il suo lavoro letterario contribuisce a diffondere la conoscenza di quanto avvenuto in Armenia il secolo scorso. Le parole prendono forma attraverso l’espressione corporea dei figuranti in scena, assieme a un esclusivo accompagnamento musicale, creato appositamente per lo spettacolo, e in cui compare anche il suono del duduk, tradizionale strumento a fiato armeno.
“Nonostante che immense rovine si siano gia’ accumulate nel corso di ben 16 mesi, nonostante che cresca nei cuori il desiderio della pace che anelano nel cuore numerose famiglie, nonostante che noi abbiamo adoperato ogni mezzo che valesse in qualche modo ad affrettare la pace ed a comporre le discordie, pur non di meno questa guerra fatale imperversa ancora per mare e per terra, mentre d’altra parte sovrasta alla misera Armenia l’estrema rovina.” (Benedetto XV. 7 dicembre 1915)
Nascita dell’Arcobaleno
Sabato 14 Maggio 2016
ore 20.45 – Chiesa di Santa Sofia – Padova
Uno spettacolo in cui Musica, Teatro e Letteratura interagiscono secondo schemi scenici innovativi e il palcoscenico viene condiviso dagli Artisti in modo paritetico e sinergico senza alcun ausilio tecnico.
La regia e la scenografia sono a cura di “Terepia, il teatro di figura”.
I testi sono di Marilena Rubaltelli: “… Dio, che aveva creato l’uomo in modo che fosse in armonia con se stesso, con la natura e con gli altri, provò grande dolore nello scoprire che la più cara delle sue creature non aveva più il dono della pace. Dio volle trovare un rimedio e incaricò gli Angeli dei colori di utilizzare quelli che erano serviti per costruire il mondo, per dipingere i paesaggi e donare bellezza al Creato. Gli angeli dovevano erigere nell’aria un grande arco che avrebbe potuto unire terra, mare e cielo. Dio chiamò questa opera Arcobaleno perché era una arco da cui Lui avrebbe scoccato la freccia della pace…”